Ci sono luoghi in cui degrado e bruttezza sono inevitabili o richiederebbero sforzi immani per essere attenuati. Discariche, aree industriali, tangenziali etc.
Ci sono invece luoghi brutti per dolo e incompetenza. Luoghi che nascono da pianificazione, in cui il progetto iniziale non avrebbe vincoli sostanziali e disporrebbe di ampi spazi vuoti potenzialmente sfruttabili al meglio.
Ma a Milano è proprio in questi casi nascono i mostri. Ecco a voi la stazione MM di Famagosta, Milano. totale assenza di verde, sicurezza, colore, comfort: spettrale.
Attenzione non parliamo di vandalismo o di writer che hanno degradato un luogo piacevole. Parliamo di un mostro di cemento e asfalto progettato senza cura e conservato peggio. La classica impostazione: è in periferia, allora deve essere periferico. Così il degrado avvolge la città e quando la città si espande il degrado periferico provvisorio (comune a molte metropoli) qui da noi diventa squallore centrale che segna il volto della città per sempre. Voto zero.
Testimonia: il cattivo gusto, il 'lasciar fare’, le cose sproporzionate, gli scenari bulgaro-apocalittici e anche quelle piccole cose che non riguardano la Pubblica Amministrazione ma che fanno parte della metà malata dell'indole italiana, dal disfattismo al poco senso del decoro, per esempio i balconi che diventano deposito e le fioriere dei bar morte, dove il verde scompare e rimane la tristezza. [TWITTER - @Inurbania]
giovedì 12 aprile 2012
VOTO ZERO - FamaGOSTa.
Etichette:
degrado,
Metropolitana,
Milano,
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Ubicazione:
Viale Famagosta, 20142 Milano, Italia
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Scenario postatomico, concordo.
RispondiEliminaSergio.