Avevamo già parlato del numero paradossale di paletti per la dissuasione della sosta in una via di Milano. Speravamo fosse un caso isolato, un errore eccezionale, ma è bastato guardarsi attorno per scoprire una nuova vietta finemente palizzata.
Si trova a Chinatown, e l'intervento risale a qualche anno fa prima che Paolo Sarpi venisse trasformata in una stupenda strada pedonale (lo si capisce dal modello dei paletti, che spuntarono di colpo in tutte le zone centrali della città).
Non ci siamo fermati a contarli e non ha senso nessun ulteriore commento, ma il pensiero come al solito va a chi ha commissionato i lavori, che probabilmente non ha guardato il rendering del progetto, oppure non è andato a controllare il risultato, oppure ha fatto entrambe le cose, ma adesso sarà irrintracciabile.
Non ci resta che imboccare la stradina ad occhi chiusi sperando che in fondo, quando vira leggermente a sinistra, vi sia l'antro di Cariddi che ci inghiotta e ci porti via per sempre.
Testimonia: il cattivo gusto, il 'lasciar fare’, le cose sproporzionate, gli scenari bulgaro-apocalittici e anche quelle piccole cose che non riguardano la Pubblica Amministrazione ma che fanno parte della metà malata dell'indole italiana, dal disfattismo al poco senso del decoro, per esempio i balconi che diventano deposito e le fioriere dei bar morte, dove il verde scompare e rimane la tristezza. [TWITTER - @Inurbania]
martedì 26 giugno 2012
SPRECO CUBE #2 - Palettopoli insiste.
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Via Braccio Da Montone, 5, 20154 Milano, Italia
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Via cimabue, paletti che escono dai fottuti marciapiedi.
RispondiEliminaSegnalo anche via Messina, dal lato di Paolo Sarpi, credo sia diventato uno standard.
RispondiEliminaE con questo ci tengo a ringraziare l'assessore all'urbanistica.